Cuscino antireflusso: come si usa e perché è così importante
Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente soffri di reflusso gastroesofageo e sei alla ricerca di una soluzione per dormire meglio. La buona notizia è che questa soluzione esiste e si chiama cuscino antireflusso. Ma come si usa?
Anticipiamo solo che l'utilizzo del cuscino antireflusso non è poi così diverso da quello dei guanciali tradizionali, ma fidati, i risultati saranno sorprendenti. Scopri, dunque, cos'è e come si usa un cuscino antireflusso e tutto ciò che puoi fare per eliminare bruciore di stomaco, rigurgito acido e in definitiva, per tornare a dormire meglio.
Cos'è un cuscino antireflusso e come si usa
Il cuscino antireflusso è esattamente ciò che immagini, ovvero un cuscino sufficientemente alto da garantirti la posizione giusta affinché i succhi gastrici non risalgano durante la notte. È evidente, infatti, che mantenendo il busto leggermente inclinato, con la testa in posizione più alta rispetto all'addome, l'acido faticherà a risalire le pareti dell'esofago e tu dormirai sonni lunghi e sereni, senza fastidi, né bruciore.
Ma il cuscino antireflusso, come si usa? Semplice, come un normale guanciale da letto. Ti basterà sostituirlo al tuo normale cuscino ed usarlo come fai di solito. Ci penserà lui ad impedire il passaggio di acido dallo stomaco all'esofago, permettendoti di riposare meglio.
Dopo questa spiegazione, però, potresti essere tentato dall'adottare un rimedio fai da te, come ad esempio sollevare il materasso con cuscini da divano o coperte arrotolate. Non farlo, sarebbe un errore.
I cuscini antireflusso sono anche definiti cuscini ortopedici antireflusso, e non a caso. Non basta che l'altezza sia quella giusta: un cuscino per il disturbo gastroesofageo, infatti, deve sapersi anche prendere cura della tua schiena, impedendole di subire tensioni e/o schiacciamenti alle vertebre.
Quanto deve essere alto il cuscino antireflusso?
L'altezza del cuscino antireflusso deve essere quella giusta. Ti sembra una risposta troppo sibillina? Hai ragione, ma è proprio così. L'altezza indicata per un cuscino antireflusso per adulti, infatti, non è mai inferiore ai 17 cm, il minimo indispensabile per garantire un'adeguata posizione della testa. Al contrario, un cuscino antireflusso di altezza maggiore costringerebbe il collo ad assumere posizioni scorrette, andando ad incidere negativamente sulla colonna cervicale. Non vorrai mica svegliarti con il torcicollo, solo per combattere il reflusso gastroesofageo, vero?
La zona del collo, infatti, durante la notte viene sottoposta al peso della testa. Se questa non è posizionata nel modo corretto, quindi, le vertebre cervicale tendono a schiacciarsi, causando una tensione che, alla lunga, finisce per provocare dolore. Insomma, soprattutto se soffri di cervicalgia, un cuscino antireflusso ortopedico è proprio ciò che fa per te!
Come si usa un cuscino antireflusso
Dovendo contrastare la risalita dei succhi gastrici, i cuscini antireflusso sono progettati per sollevare la testa rispetto al busto di quel tanto che basta per impedire all'acido di provocare fastidio e dolore. Bilanciando in modo adeguato la posizione del busto con quella del capo, infatti, l'acidità dello stomaco ha meno probabilità di risalire nell'esofago e causare i tradizionali sintomi del disturbo gastroesofageo.
Ma come si mette il cuscino antireflusso? Usare un cuscino antireflusso è molto semplice, perché non devi far altro che utilizzarlo come fai con i guanciali tradizionali. Diversamente dal solito, però, dovrai cercare di dormire su un fianco, meglio ancora sul fianco sinistro, perché alcuni studi suggeriscono che riposare sul fianco destro possa peggiorare i sintomi di questa patologia. Rimane inteso che se questa non è la tua posizione preferita, potrai comunque dormire anche sul fianco destro, anche perché recenti ricerche hanno invece escluso ogni correlazione fra posizione del sonno e reflusso.
Magari all'inizio potrà sembrarti poco confortevole dormire in una posizione che non è quella solita, ma con il tempo ti accorgerai che la tua salute, e soprattutto il tuo sonno, ne beneficeranno in modo significativo.
Cuscino antireflusso: come si usa per trarne i maggiori benefici
Come si usa un cuscino antireflusso ora ti sarà certamente più chiaro, ma adesso occorre fare una precisazione: sarà tutto inutile, se non ti atterrai a qualche piccola regola per tenere sotto controllo il disturbo gastroesofageo.
Ecco alcuni consigli che ti saranno utili per contrastare bruciore e dolore all'addome e all'esofago durante la notte:
- Evita di mangiare pasti pesanti o piccanti prima di andare a letto, preferendo cibi leggeri e facilmente digeribili. Inoltre, limita il consumo di pomodori e lattuga e astieniti dall'assumere caffè e cioccolata, anche durante il giorno.
- Dal pomeriggio in poi, non bere bevande alcoliche o gassate, che durante il sonno possano stimolare la risalita dei succhi gastrici.
- Cerca di mantenerti in forma, evitando di aumentare di peso. Ricorda che tanto l'obesità, quanto la mancanza di attività fisica possono peggiorare in modo incisivo il disturbo gastroesofageo.
- Non andare a dormire subito dopo aver mangiato, ma lascia passare almeno un paio di ore. In questo modo, la digestione avverrà più facilmente e la risalita dei succhi gastrici sarà impedita dalla posizione verticale.
- Rinuncia a masticare le gomme da masticare e a fumare, due attività che in qualche misura concorrono all'ingestione di aria, che a sua volta peggiora il disturbo gastroesofageo.
E ovviamente, ricorri a un topper o a un cuscino antireflusso.
Topper e cuscino antireflusso: come si usano per combattere il reflusso gastroesofageo
Ora che sai come si usa il cuscino antireflusso, è il caso di informarti che per combattere la risalita di succhi gastrici dallo stomaco esiste anche un altro dispositivo: il topper reflux. Da applicare sul tuo materasso, questo presidio ortopedico conferisce un confortevole supporto al busto, permettendogli di raggiungere l'inclinazione necessaria affinché i succhi gastrici non risalgano lungo l'esofago.
Inoltre, il topper antireflusso è particolarmente indicato per chi soffre di cervicale, perché permette di dormire anche in posizione supina, senza che il collo ne risenta e consente di dormire bene anche a chi, durante il sonno, cambia spesso posizione.
Ma quale cuscino antireflusso scegliere? Opta per un topper o un cuscino antireflusso Pharmaflex. Progettati per rispondere alle esigenze di chi soffre di reflusso gastroesofageo, questi dispositivi sono antibatterici, anallergici, resistenti e, soprattutto, efficaci. Regalati un dispositivo Pharmaflex e torna a riposare in tutta serenità.